I volti dei Castriota Scanderbeg della linea antica nel museo Pietro Cavoti

 

Pietro Cavoti (1819-1890), artista galatinese di un certo nome, le cui opere residue sono oggi conservate nel Museo Civico di Galatina, a lui intestato, ebbe grande interesse per la storia e per l’iconografia regionale. Per oltre un trentennio dalla metà degli anni Cinquanta alla morte copiò a matita, e in diversi casi riprodusse in acquerello, i ritratti di illustri personaggi salentini, o legati alla storia del Salento, che egli vedeva nelle case private, nei musei e nelle chiese. Questa grande raccolta è conservata ormai solo in parte, e ne abbiamo cognizione grazie alle ricerche di Luigi Galante; mentre le immagini sono qui riprodotte per concessione del Comune di Galatina.

E’ tuttavia una preziosa testimonianza, perché di tutti questi volti copiati dal Cavoti, solo pochissimi sono altrimenti sopravvissuti. Tra questi, alcuni riguardano la famiglia ducale dei Castriota Scanderbeg, e si tratta di un’iconografia del tutto inedita. Anzitutto un disegno di Giorgio Castriota Scanderbeg che Cavoti trae da un originale perduto e ai suoi tempi conservato nel castello di Galatina. Si tratta di un ritratto fatto velocemente, ma con mano maestra, e che aggiunge all’iconografia – piuttosto ricca – dell’eroe albanese un’attestazione forse tra le più importanti, perché raffigura quello che con ogni probabilità era il ritratto dal vero, e comunque il ritratto conservato dalla famiglia ducale.

E’ poi presente il ritratto, sempre disegnato dal Cavoti, di Giovanni Castriota Scanderbeg, figlio dell’eroe; e si tratta anche questa volta d’una rarità importante perché di Giovanni, primo duca di Galatina, non si conoscevano le fattezze.

Il ritratto originale era conservato nella sagrestia della Chiesa Madre di Galatina, dove più non si trova. Ma Cavoti, nella casa galatinese degli Arcudi, dove egli aveva libero accesso, vide e ridisegnò da una “antica stampa” – non più riscontrabile - un’altra immagine di Giovanni Castriota Scanderbeg, a fianco del quale campeggia lo stemma con l’aquila bicipite dal volo rigorosamente abbassato. Resta il dubbio che il disegno ritragga in realtà un altro Giovanni Castriota, padre di Scanderbeg.

Uno splendido ritratto, che Cavoti ci ha consegnato in acquerello, è quello di Ferrante Castriota Scanderbeg, figlio di Giovanni e secondo duca di Galatina. Anche di Ferrante s’ignoravano le sembianze; l’originale, proveniente dal Castello di Galatina, fu visto dal Cavoti in casa Calofilippi a Galatina.

Un bellissimo ritratto è quello di Erina, figlia di Ferrante, terza duchessa di Galatina e moglie di Pietro Antonio Sanseverino, principe di Bisignano. Cavoti fu certamente colpito dalla bellezza dell’originale, che a sua volta riproponeva la bellezza famosa e la signorilità della duchessa, come dimostra l’estrema ricercatezza dell’acconciatura e degli abiti. Purtroppo l’originale, che Cavoti vide nell’Abbazia di Acquaformosa durante un suo viaggio in Calabria, è perduto.

Infine, tra i bozzetti di Pietro Cavoti è emerso il volto di Pardo, figlio del duca Ferrante, e capostipite del ramo familiare leccese. Cavoti ricavò tale ritratto da un quadro originale che si conservava in casa di Costantino Castriota, in Lecce alla via Augusto Imperatore, durante una sua visita in compagnia di Cosimo de Giorgi nel 1882. Il Cavoti non trascura di disegnare e descrivere la cornice, annotando a margine: su tutta la cornice sono 8 aquile.  

Prof. Giancarlo Vallone

 

Giorgio Castriota Scanderbeg Giorgio Giovanni Castriota Scanderbeg, 1° duca di Galatina Giovanni, 1° duca di Galatina Giovanni Castriota, padre di Scanderbeg ? Giovanni, padre di Scanderbeg ? Ferrante Castriota Scanderbeg, 2° duca di Galatina Ferrante, 2° duca di Galatina Erina Castriota Scanderbeg, 3° duchessa di Galatina Erina, 3° duchessa di Galatina Pardo Castriota Scanderbeg Pardo

I Castriota Scanderbeg

Il sito web castriotascanderbeg.it è una raccolta di studi, ricerche e documenti relativi alla storia della famiglia Castriota Scanderbeg. Nelle pagine potrete trovare informazioni dettagliate sulla vita e le gesta dei personaggi della famiglia, da Giovanni ai giorni nostri.

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